
Autori definiscono la tossicodipendenza come il verificarsi di quel particolare incontro tra il mondo interno della persona e la droga che, per sua natura, stimola i circuiti della gratificazione e dell’ evitamento del dolore.
Quello che oggi si sa è che il funzionamento di queste sostanze è vario e complesso; ciò che le accomuna è che ogni volta in cui l’organismo riceve sostanze d’abuso il cervello ne memorizza le caratteristiche di impatto sui propri sistemi di percezione, di neurotrasmissione e neuro modulazione. Solitamente dopo un uso frequente ed intenso di queste sostanze si attivano anche meccanismi di apprendimento e memoria che costituiscono una base forte per l’apprendimento errato che viene definito come dipendenza patologica.
I meccanismi neurobiologici che spiegano come si possa costituire questo errato apprendimento ci consentono di comprendere il modo col quale possiamo favorire la costruzione e la tutela ai fini preventivi o clinici di una personalità libera e non dipendente in modo patologico dagli oggetti con cui entriamo in relazione.
La clinica mostra come la costruzione della personalità o dei vari aspetti della stessa siano influenzati da meccanismi di apprendimento e di memoria fondati a loro volta su basi neuronali, sinaptiche e su circuiti cerebrali. Vi sono fattori preponderanti nello sviluppo di una personalità sana interconnessi fra di loro come: la natura ovvero il bagaglio genetico della persona e la cultura ossia il bagaglio di esperienze che la persona fa nella realtà che influiscono sui neuroni e sulle sinapsi modificandoli man mano che la vita procede.
Il patrimonio genetico ci rende tutti uguali, almeno in potenza come esseri umani, ma anche tutti diversi proprio per le caratteristiche geniche.
Questo patrimonio genetco determina i neuroni ed attraverso la produzione di alcune proteine le loro connessioni (sinapsi) in circuiti. La natura e la cultura possono, utilizzando lo stesso patrimonio neuronale, stimolare la produzione di altre proteine e creare nuove connessioni e nuovi circuiti. La possibilità di cambiamento e di riabilitazione nelle dipendenze patologiche ed anche in altri disturbi mentali si realizzano su questa base biologica.
Per questo ciò che ci accade quotidianamente e le emozioni prodotte vengono riconosciute ed impresse nei neuroni, nelle sinapsi e nei circuiti che vengono attivati. La loro attività e le loro modificazioni producono apprendimento e memoria.Si passa così dal cervello (neuroni, sinapsi, circuiti) alla mente (memoria) ed al comportamento che ne deriva. Questo processo in parte geneticamente determinato (natura), in parte interattivo con l’ambiente (ambiente) porterebbe alla costruzione della personalità sotto la spinta di più fonti (psicologiche, morali, religiose, neurali ecc..) che incidono a livello biologico. L’apprendimento e la memoria progressivamente fanno sì che “la persona” che siamo oggi si armonizzi con quella che eravamo ieri o che ci aspettiamo di essere domani. Apprendimento e memoria costituiscono le basi di una personalità libera o dipendente.
Al contrario l’apprendimento e la memoria prodotti dalle droghe hanno una natura errata perché sovvertono meccanismi naturali addetti alla sopravvivenza della specie. La conoscenza di questi meccanismi costituirà la base neuroscientifica utile per comprendere come anche l’intervento psico-socio-educativo integrato a quello farmacologico e ciascuno con i propri strumenti possano determinare nuovi apprendimenti e memoria e quindi influenzare e modificare atteggiamenti patologici, apprendimenti errati modificando verosimilmente tali circuiti.
Dott. Lorenzo Flori
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