Il disturbo schizotipico di personalità è un disturbo di personalità caratterizzato, oltre che da tendenza all’isolamento sociale, da uno stile comunicativo e di pensiero eccentrico, tipicamente vago o metaforico, da stranezze del comportamento, e da idee di riferimento o credenze insolite.
È un disturbo appartenente al gruppo “A” della classificazione dei manuali DSM dei disturbi di personalità, cioè è una di quelle personalità che a prima vista appaiono strane, chiuse in sé o eccentriche. Le idee di riferimento degli schizotipici non sono propriamente idee fisse, non sono infatti connotate dalla sospettosità e ostilità tipica delle idee dei paranoici.
Spesso i pazienti schizotipici hanno sistemi di credenze individualizzati o non convenzionali, per esempio credono a “poteri” o percezioni o fenomeni soprannaturali. Il pensiero tipico di questi soggetti viene definito “tangenziale”, cioè allusivo e dispersivo. Capita che talvolta sembrino assorti a “rimuginare” su sé stessi.
I pazienti affetti da questo disturbo hanno un’alta co-morbilità con altri disturbi di personalità. Ciò può essere dovuto in parte al fatto che il criterio descritto dal DSM-IV TR include parametri che sono in comune anche con altri disturbi, creando zone di sovrapposizione. Gli altri disturbi di personalità che condividono parzialmente, a prima vista, certi tratti con il disturbo schizotipico sono: il disturbo schizoide, per quanto riguarda la tendenza del soggetto a isolarsi dagli altri; il disturbo di personalità evitante presenta anch'esso sintomi di ansia e preoccupazioni - di cui il soggetto non ha il controllo - legate alle interazioni con gli altri; infine le idee fisse sono la caratteristica principale del disturbo paranoide: ovviamente non c’è un confine netto e preciso tra idee semplicemente “strane” e idee fisse paranoidi, benché si tratti di due stili diversi e riconoscibili.
Il disturbo schizotipico descrive cioè un modello, che si incontra frequentemente, che presenta tra l’altro alcuni sintomi “intermedi” fra quelli dei disturbi schizoide e quelli paranoide oppure ansioso/evitante: c’è la tendenza del soggetto a perdersi in sé stesso rimuginando con il pensiero, ad isolarsi mostrando chiusura e moderata ansietà, e d’altro canto le idee fisse hanno una forma più blanda rispetto a quelle paranoidi non essendo proiezioni di ostilità verso l’esterno. La percezione della realtà del paziente schizotipico non è alterata, e il pensiero, anche se appare divagante o strano nello stile, non è disorganizzato.
Le persone affette da disturbo schizotipico possono soffrire di episodi psicotici, brevi e con frequenza relativamente bassa. È stata dimostrata una correlazione familiare e statistica tra disturbo schizotipico e la schizofrenia. Una percentuale di questi pazienti - intorno al 12% - sviluppano la schizofrenia, di solito in una forma meno grave da cui spesso guariscono.
Tratto da: wikipedia
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