martedì 15 settembre 2009

Vitamina E (tocoferolo)


Le proprietà -La vitamina E è una vitamina liposolubile (solubile cioè nei grassi) che si trova principalmente negli oli vegetali spremuti a freddo, in tutti i semi interi crudi, nelle noci e nella soia e in piccole quantità nella carne, nelle uova, nel pollame, nel pesce. Originariamente fu ottenuta per la prima volta dall'olio di germe di grano.
La vitamina E è un potente antiossidante, fondamentale nella lotta ai radicali liberi. Protegge la vitamina A dalla scomposizione, la vitamina C e quelle del gruppo B dall'ossidazione e migliora la trasportabilità dell'ossigeno da parte dei globuli rossi. È coinvolta anche nei processi energetici, aumentando la resistenza del soggetto. Dal punto di vista cardiovascolare, è un leggero vasodilatatore, svolge attività antitrombotica e rinforza le pareti dei capillari. Protegge dall'ossidazione diversi ormoni e consente un corretto utilizzo da parte dell'organismo dell'acido linoleico; consente una riduzione del fabbisogno di vitamina A. Stimolando la diuresi, migliora la situazione di soggetti cardiopatici e/o ipertesi. Migliora infine la messa a fuoco della vista nelle persone di mezza età. Da questo breve quadro si comprende come possa essere notevolmente attiva nella difesa della salute e soprattutto nella prevenzione dell'invecchiamento.
L'assorbimento – Come le altre vitamine liposolubili, viene assorbita in presenza di sali biliari e grassi. Assimilata nell'intestino è trasportata al fegato, dove viene immagazzinata; è anche depositata in altri organi (tessuti grassi, nel cuore, nei muscoli, nei testicoli, nell'utero, nel sangue e nelle ghiandole surrenali e pituitaria).
Dosaggio – Un'assunzione corretta deve tener conto non del peso del soggetto, ma della quantità di grassi polinsaturi della dieta, dell'esposizione all'inquinamento, dell'età. Attualmente molti studi americani consigliano un'integrazione di 200-400 UI al giorno.
Tossicità – Dosi inferiori alle 800 UI non danno generalmente problemi; alti dosaggi possono provocare un aumento della pressione sanguigna. È decisamente sconsigliata per i pazienti affetti da reumatismo cardiaco cronico. Particolare attenzione deve essere posta in pazienti che assumono anticoagulanti.
La vitamina E si è rivelata molto utile:
- nelle malattie gastrointestinali
- nel morbo di Parkinson. Il medicinale Deprenyl associato alla vitamina E può diminuirne i sintomi.
- nelle convulsioni nei bambini epilettici
- nel rafforzamento del sistema immunitario
- nella prevenzione delle malattie cardiache
- nell'angina pectoris
- nella gestione del colesterolo (500 UI al giorno aumentano il colesterolo HDL)
- nella malattia reumatica
- nei crampi notturni, spasmi muscolari associati a claudicatio intermittente
- nella prevenzione del tumore al polmone (la probabilità di ammalarsi è due volte e mezzo minore)
- nella sindrome premestruale
- nella radioterapia e nella chemioterapia
- nella distrofia muscolare
- nella sclerosi multipla
- nel trattamento delle vene varicose
- nella malattia di Crohn
- nel diabete
- nella limitazione dei danni del fumo da sigaretta
- nelle cefalee
Moltissime altre ricerche sono condotte sull'impiego della vitamina E, rendendola una delle sostanze più interessanti nella gestione delle patologie.
Cosa non fa – Non ci sono invece prove scientifiche della funzione della vitamina E sia come cicatrizzante sia come fattore attivo nella sfera sessuale.
Un test molto interessante - Provate un semplice test d'invecchiamento: a temperatura standard (20 °C) pizzicatevi il dorso della mano sollevando la pelle per circa cinque secondi, poi rilasciate: il tempo che impiega la pelle per tornare completamente nella posizione originaria fornisce la vostra età biologica; se ci impiega cinque secondi avete un'età biologica di 50 anni. Provate a rifare il test dopo un mese di assunzione di vitamina E (da 200 a 400 mg a seconda del peso, dell'alimentazione ecc.): sorprendentemente il tempo sarà minore, la pelle, più liscia ed elastica, reagisce meglio. Pensate a cosa può accadere dentro di voi.

Tratto da www.albanesi.it

Nessun commento:

Posta un commento