
Si tratta di un desiderio che investe tutte le nostre relazioni significative; uno studioso che si è interessato in maniera sistematica alle relazioni, soprattutto nelle primissime fasi di sviluppo dell’individuo, è Jonn Bowlby[1] . Tale autore partendo da osservazioni di natura etologica del comportamento di interazione tra i cuccioli e la madre, ha affermato che, anche per gli esseri umani, esiste un sistema motivazionale a base innata che si attiva fin dai primi momenti di vita, il sistema d’attaccamento appunto, che fa sì che il piccolo mantenga la vicinanza con la madre per ottenere protezione e conforto. L’attaccamento tra madre e bambino, che inizia già durante la gravidanza, si struttura via attraverso una serie di interazioni che vanno dall’abbraccio, allo scambio di sguardi, alla nutrizione, alla consolazione e guiderà, anche nella vita adulta, le interazioni e le relazioni affettive dell’individuo. Le interazioni del bambino con la madre e la successiva interiorizzazione degli aspetti affettivi ad esse collegate, porterà infatti, all’organizzazione dei cosiddetti “Modelli Operativi Interni” in base ai quali il bambino fonderà aspettative, previsioni e programmi per il resto della sua vita. Se nella relazione con il bambino, la madre avrà fornito al piccolo una “base sicura” in cui sentirsi visto e protetto, ciò contribuirà alla organizzazione di una struttura interna capace di consolare e proteggere; permetterà, al bambino di differenziarsi e allontanarsi gradualmente dalla mamma, libero di esplorare il mondo esterno perché sicuro di poterla ritrovare al suo ritorno. E così che l’aver sperimentato relazioni di accudimento improntate a sensibilità e disponibilità favorirà la maturazione di un atteggiamento di fiducia verso le relazioni umane e di un sentimento di sé positivo. Al contrario, aver avuto figure di accudimento inadeguate, vuoi perché poco capaci di comprendere o di sintonizzarsi con i bisogni del bambino, vuoi perché non disponibili se non addirittura maltrattati, porterà all’organizzazione di un attaccamento di tipo insicuro creando i presupposti per sentimenti di scarsa fiducia in sé, negli altri e nelle relazioni intime.Tutto questo processo di apprendimento continua per tutta la vita e quotidianamente ci porta a sviluppare comportamenti diversificati; ovvero plasma la nostra persona e ci porta a ricercare determinate persone per portare avanti un progetto di vita.
Dott. Lorenzo Flori
[1] J. Bowlby, Una base sicura, Il Mulino, Bologna 1989.
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