
Lo PSICHIATRA, il NEUROPSICHIATRA INFANTILE e il NEUROLOGO sono laureati in MEDICINA e specializzati, rispettivamente, in PSICHIATRIA, NEUROPSICHIATRIA INFANTILE e NEUROLOGIA con una formazione di base prevalentemente "medico-farmacologica".
Lo PSICHIATRA si occupa di quella branca della medicina che ha per oggetto la diagnosi, la prevenzione e la terapia delle malattie mentali, e può prescrivere psicofarmaci.
Il NEUROPSICHIATRA INFANTILE cura le patologie d'organo del sistema nervoso (convulsioni infantili, epilessia, ecc.) e i disagi mentali dei bambini e degli adolescenti fino ai 16-18 anni.
Il NEUROLOGO ha una formazione specificamente rivolta alla diagnosi, alla cura e alla prevenzione delle malattie del Sistema Nervoso Centrale e Periferico (traumi, ictus, tumori, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, sclerosi multipla, epilessia, malattie ereditarie e congenite, neuropatie periferiche, malattie muscolari, ecc.).
L’esercizio della professione medica è tutelato dall’ORDINE DEI MEDICI.
Per diventare PSICOLOGO è necessaria una laurea di cinque anni in PSICOLOGIA presso un’università italiana, un tirocinio della durata di un anno, effettuato con la supervisione di un tutor-professionista iscritto all'Ordine e il superamento dell'Esame di Stato, che consente l’iscrizione all’ORDINE DEGLI PSICOLOGI (Albo sezione A) e l'accesso alla professione.
Lo PSICOLOGO, come richiesto dal CODICE DEONTOLOGICO, aggiorna continuamente la propria formazione ed utilizza soltanto le tecniche e le conoscenze per le quali ha ottenuto adeguata formazione.
Lo PSICOTERAPEUTA è uno PSICOLOGO o un MEDICO abilitato anche a svolgere attività di PSICOTERAPIA dopo aver frequentato un’ulteriore scuola di specializzazione quadriennale riconosciuta dallo Stato (molti PSICOTERAPEUTI proseguono la propria formazione attraverso supervisioni con professionisti più esperti).
Lo PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA non prescrive farmaci, ma utilizza come strumenti la relazione, l'ascolto e la parola. Esistono differenti approcci in PSICOTERAPIA, da cui derivano alcune differenze nelle modalità di intervento
(Tratto dal MIP2 Maggio di Informazione Psicologiaca)
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